Narrativa
Elementi trovati: 3987
MONDADORI, 1974
Abstract/Sommario: Arcipelago Gulag è il capolavoro di Aleksandr Solzenicyn. È un saggio di inchiesta narrativa, composto da sette parti divise in genere in tre volumi, scritto tra il 1958 e il 1968. L’opera rese pubblica la tragedia dei Gulag, i campi di lavoro forzato in Russia, durante il periodo della dittatura comunista di Stalin. Ancora oggi costituisce una delle testimonianze più raccapriccianti dell’orrore del regime sovietico.
CEDAM, 1998
RIZZOLI, 1998
Abstract/Sommario: Un viaggio in Italia raccontato da un grande osservatore che, un po' teneramente e un po' crudelmente, insegue la verità. C'è l'Italia dei bambini, dei gelati e dello skate board, degli anziani e dell'età matura, l'Italia con i suoi gatti e i suoi giardini, l'Italia degli stili architettonici e quella del paesaggio, c'è l'Italia che conversa e quella che chiacchiera, l'Italia della politica e quella dei potenti, c'è l'Italia di Roma e di un Nord a volte temuto, l'Italia della memoria e ...; [Leggi tutto...]
VIVALDA, 1994
Milano : Mondadori, 2016
Abstract/Sommario: In un dialogo intimo e travolgente con il nostro più grande poeta moderno, Alessandro D'Avenia porta a magnifico compimento l'esperienza di professore, la passione di lettore e la sensibilità di scrittore per accompagnarci in un viaggio esistenziale sorprendente.
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine ...; [Leggi tutto...]
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine ...; [Leggi tutto...]
AURELIA, 2003
EINAUDI, 2016
Abstract/Sommario: Arturo Bandini ha 14 anni, abita in America, in uno sperduto paesino sulle montagne e possiede una slitta. Per il resto avrebbe preferito chiamarsi John, e di cognome, al posto di Bandini, Jones. Sua madre e suo padre sono italiani immigrati, ma lui avrebbe preferito essere americano. I Bandini non se la passano bene, anzi: non c'è proprio nulla di quel che accade sotto gli occhi sognanti del piccolo Arturo che non porti il segno di un'atavica, metafisica, inguaribile fame italiana. Tr ...; [Leggi tutto...]